Dopo la morte, all'uomo è riservato un duplice destino: se è stato onesto in vita, andrà in paradiso; altrimenti ad aspettarlo ci sarà l'inferno. Tuttavia, alcune persone rappresentano l'eccezione: quando due individui muoiono contemporaneamente, la legge vuole che, prima del trapasso, vengano convocati in un posto fra i due mondi dell'oltretomba, per essere giudicati. Arrivano così al Quindecim, un bar gestito da un inespressivo cameriere e una ragazza dai lunghi capelli corvini. Invitati a prendere parte ad un gioco, che può andare dal biliardo al bowling, dalle carte alle freccette, i malcapitati sono costretti a mettere in palio la propria vita, di cui non hanno la consapevolezza di aver già persa. Durante il gioco, l'inespressivo barman, nei panni di giudice, emana il verdetto sulla condotta tenuta e decide se far reincarnare l'anima del defunto o spedirla nell'oblio.